Quante cose mi dicono le punte delle tue dita mentre picchiettano leggere il palmo aperto della mia mano, alla loro mercé

Tempi osceni

Osceno qui viene utilizzato con l’accezione iperbolica di cosa molto brutta, che offende il buon gusto. Dal latino obscenus (propriamente di cattivo augurio, poi indecente).

E come si vivono le situazioni oscene, così numerose in questi tempi?

Male!

E come si devono affrontare?

Non c’è “il modo.”

Per me, ad esempio, l’unico modo possibile è con il sorriso sulla bocca: per sminuirle, per sdrammatizzarle, per polverizzarle.

Si possono rendere note – ognuno lo farà secondo la propria maniera – distendendole in alto, ben visibili, come le strisce trasportate dagli aerei.

Così facendo: “ucciderle!”

                                                                                      09 agosto 2013