Cosa pensano i lettori

Sospetto è la chiave di volta di questo thriller che è ambientato nell'area della laguna veneta. Un astronomo catapultato nel mondo della politica come candidato sindaco, Andrea, è in una fase di transizione anche nella sua sfera privata, disturbato e allarmato nel profondo da pensieri foschi che gli trasmettono instabilità, incertezza e si sente come fosse entrato in una fase d'allerta, come se si fosse spinto a navigare in acque torbide, fangose, dense e salate, le stesse acque che circondano Venezia e tutti quei piccoli centri che si stagliano su banchi di terra, isole ed isolotti, insinuandosi, diffondendosi e disperdendosi nei tanti canali e canaletti. La spia del suo allarme interiore è destinata ad attivarsi sempre più spesso dal momento in cui luoghi magici, aree naturalistiche, ambienti selvaggi, pervasi da silenzio, regolati dal lento ritmo della Natura o dal regolare alternarsi delle alte e basse maree, sono sconvolti improvvisamente da alcuni incomprensibili delitti. Un tarlo comincia a erodere le sue certezze, angustiandolo. Si convince di conoscere l'assassino e inizia a seguire piste, cercare indizi, collegare eventi ma ogni volta che si sente vicino alla soluzione dell'enigma la realtà rimescola le carte smentendo le sue conclusioni. La confusione provata dal lettore è maggiore persino rispetto a quella provata dal protagonista perché sono diversi i personaggi che nell'apparente normalità del loro quotidiano nascondono colpe, discutibili scelte, neri fatterelli. I punti di forza di questo romanzo sono due: il flusso di coscienza, un rotolare di pensieri, di ragionamenti che si alternano come componenti del razionale dell'individuo, interrotte o alternate a sensazioni, emozioni, sentimenti, timori che costituiscono la componente più emotiva e psicologica del protagonista. Attraverso i suoi occhi il lettore segue l'evolversi degli eventi, incontra e conosce gli altri personaggi ma soprattutto ascolta con le orecchie appizzate, tiene desta l'attenzione ai dialoghi e cerca di cogliere quei particolari che possano condurlo al colpevole. E veniamo al secondo punto di forza: le descrizioni del paesaggio, dei territori che completano l'atmosfera esterna, della realtà fisica ed interna, dello stato d'animo. L'autore, con poesia e sentimento, pennella forme e colori fornendo istantanee di quei posti a chi non li ha visitati, a chi non ha mai camminato per le calli perdendosi per i vicoli, le piazzette, i ponti. La scrittura è efficace, netta, spesso asciutta, essenziale, caratteristiche che amplificano quello stato di appannamento, quel procedere nella nebbia di Andrea. Buona caccia all'assassino!